La Juventus perde anche la sfida di ritorno della fase a gironi contro il Benfica e saluta anzitempo la Champions. Le speranze bianconere erano appese ad un filo sottilissimo, Allegri non era comunque più padrone del proprio destino: troppo pochi i 3 punti racimolati nelle prime quattro gare, ove spicca la clamorosa sconfitta incassata ad Haifa. E l’inerzia della gara lusitana conferma la narrazione di una squadra in ampia difficoltà, evidentemente ancora ben lungi dal risolvere tutti i numerosi problemi tecnici, tattici e fisici emersi finora.
Non è quindi una sorpresa se il Benfica passa in vantaggio e addirittura dilaga, prima di subire il momentaneo pareggio da Kean su mischia in area: i portoghesi vanno a segno a ripetizione, con Antonio Silva, Joao Mario – nuovamente su rigore – e con una doppietta di Rafa Silva, MVP della serata. La Juventus prova a rimettersi in carreggiata solo sul finale, quando ormai è troppo tardi: ci pensano Milik e McKennie, assistiti da un sontuoso Iling-Junior (subentrato a Kostic a 20 minuti dalla fine), ad accrescere i rimpianti della Juventus. Il Benfica vince per 4 – 3 e conquista aritmeticamente gli ottavi di Champions insieme al Paris Saint Germain. I bianconeri devono ora sperare in un risultato favorevole nell’ultima giornata per accedere almeno all’Europa League.
Detto per il tracollo della Juventus, il Milan torna dalla trasferta croata con 3 preziosissimi punti in tasca e, cosa non da poco conto, con una prestazione di livello. Rossoneri che faticano un po’ nel primo tempo, per poi dilagare a vantaggio acquisito. È Gabbia a siglare lo 0 – 1, risolvendo di testa un calcio piazzato battuto da Tonali. Nella ripresa si scatena Leao, un’iradiddio per la difesa della Dinamo Zagabria: il portoghese prima firma il meritato raddoppio, poi propizia il quarto gol costringendo Ljubicic ad una goffa autorete. In mezzo, il penalty trasformato da Giroud, a completare il rotondo 0 – 4 in favore dei meneghini. Curiosa statistica, il Milan ha segnato esattamente ogni 10 minuti: al 39°, al 49°, al 59° e al 69°. Sorride Pioli, che scavalca il Salisburgo al secondo posto del girone e avvicina gli ottavi di finale di Champions.