Per continuare ad alimentare un sogno Scudetto ormai sempre più indirizzato verso Milano, alla Juventus servivano disperatamente i 3 punti contro uno Spezia giunto allo Stadium non come agnello sacrificale, ma forte di un campionato fin qui superiore alle aspettative. Compito portato a casa, ma solo dopo un primo tempo di sofferenza e in qualche modo indirizzato dopo i cambi azzeccati da Andrea Pirlo. Un successo che permette ai bianconeri di rimanere sulla scia di Milan e Inter, e che restituisce una goccia di autostima in vista della complicatissima gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto.
Nella prima frazione di gara, in effetti, è una Juventus non troppo dissimile da quella vista spesso nel corso della stagione, infarcita di assenze (nel riscaldamento va KO anche de Ligt, rilevato da Frabotta) e incapace di trovare una giusta amalgama fra i reparti. In avanti manca profondità, il centrocampo fa fatica e la difesa è costretta ad arginare uno Spezia tecnicamente imperfetto, ma arrembante e desideroso di fare bella figura nello stadio dei campioni d’Italia. Il tabellino dei tiri in porta recita un inesorabile 0, e allora Pirlo corre ai ripari: fuori Frabotta e McKennie, dentro Bernardeschi e, soprattutto, Morata.
Al duo basta un minuto per confezionare il gol dell’1 – 0: l’ex viola sulla fascia è una furia, attacca la linea di fondo e il suo lancio diventa perfetto per il numero 9 spagnolo, che insacca con prepotenza. Dopo il conforto del VAR il signor Sacchi convalida il vantaggio, e da lì è una gara in discesa per la Juventus: al 71°, proprio un attimo prima di uscire, è Federico Chiesa a trovare il 2 – 0, ribadendo in rete un pallone propiziato ancora una volta da un brillante Bernardeschi. In contropiede i bianconeri sprecano diverse occasioni, prima che Cristiano Ronaldo finalizzi anche il 3 – 0 su assist di Bentancur. Nei minuti di recupero c’è gloria anche per Szczesny, che neutralizza un penalty calciato pigramente da Galabinov.