Non si può certo dire che tutti gli ingranaggi girino alla perfezione e che i problemi riscontrati a inizio stagione siano ormai alle spalle, ma in questo momento alla Juventus servivano i numeri e il conforto dei numeri è arrivato. Contro la Roma i bianconeri confezionano la quarta vittoria consecutiva e si portano a 14 punti, agganciando il duo composto da Lazio e Atalanta al quinto posto in classifica, a una sola lunghezza dalla zona Champions. È il piccolo miracolo di Massimiliano Allegri, che nel momento della crisi è riuscito a tirar fuori il coniglio dal cilindro affidandosi alla ritrovata vena azzurra di una Juventus sempre più italiana: trascinata da Locatelli e Chiesa, protetta dai totem Bonucci e Chiellini, e con un Bernardeschi in continua crescita, la Vecchia Signora in estate ha ritrovato Perin, Rugani, De Sciglio e soprattutto Moise Kean, per una sera “esecutore” di José Mourinho.
Nella partita succede di tutto, come da tradizione quando Juventus e Roma incrociano i propri cammini, con la nota stonata dell’ennesimo infortunio di Nicolò Zaniolo: un talento cristallino, ma che come il cristallo rischia di infrangersi senza consacrarsi mai definitivamente. L’episodio che catalizzerà le attenzioni della moviola nelle prossime settimane accade a ridosso della conclusione del primo tempo, quando il portiere bianconero stende Mkhitaryan in area dopo un errore clamoroso di Chiellini: Orsato indica il dischetto prima che l’azione si esaurisca, rendendo di fatto nullo il successivo tap-in vincente di Abraham. Veretout fallisce il penalty riscattando il grande ex Szczesny dopo i veleni estivi, ma rimane viva la rabbia della Roma per la mancata concessione del vantaggio che sarebbe valso il gol del pareggio. Nella ripresa gli uomini di Mourinho provano a spingere e collezionano angoli su angoli, ma è la Juventus a sfiorare il raddoppio in almeno due circostanze con Bernardeschi e Kean. Alla fine l’ 1 – 0 premia i bianconeri, che possono guardare con fiducia al prossimo impegno di campionato contro l’ Inter.