Serviva una vittoria per risollevare classifica e morale, e la vittoria è arrivata con tanto di lode. La Juventus stende il Bologna e resta sulla scia europea delle prime della classe, ritrovando un successo che mancava addirittura da agosto. I bianconeri fino a questo momento avevano conquistato solo due successi tra campionato e Champions, e non avevano mai vinto nel mese di settembre. Certo, va contestualizzato il livello dell’avversario, non troppo impegnativo in un inizio di stagione rivelatosi fin qui assai complicato per i felsinei. I segnali ricevuti da Allegri, però, sono stati incoraggianti.
Juventus che deve ancora rinunciare ai fantastici tre (squalificato Di Maria, lungodegenti Pogba e Chiesa), ma recupera Locatelli, Rabiot e Alex Sandro. Il tecnico bianconero li lancia tutti dal primo minuto optando per un anomalo 4-4-2, con il tandem composto da Milik e Vlahovic a guidare la riscossa. In attacco il Bologna è pressoché non pervenuto, la Vecchia Signora invece gioca con una ritrovata sicurezza e al 24° trova il meritato vantaggio: azione distesa in contropiede, Vlahovic allarga sulla sinistra per l’accorrente Kostic che, con l’interno mancino, la mette lì dove Skorupski non può arrivare.
Nella ripresa la Juventus alza l’intensità, e in tre minuti piazza un micidiale uno-due che chiude i conti: prima è Vlahovic a firmare il raddoppio con una bella incornata, poi Milik mette il risultato in ghiaccio con un potente sinistro al volo su assist del neoentrato Cuadrado. La reazione del Bologna è fiacca e allora sono sempre i bianconeri a rendersi pericolosi, sfiorando il poker in almeno tre circostanze: Rabiot di testa colpisce il palo, Vlahovic e Alex Sandro sbagliano soli davanti al portiere. Finisce con un 3 – 0 che permette alla Juventus di salire a quota 13, a -7 dal Napoli capolista. In casa emiliana non funziona la cura Motta, e adesso la classifica piange: il baratro della retrocessione è a un solo punto.