In attesa delle partite di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, il primo borsino delle squadre italiane impegnate nelle competizioni internazionali delinea un quadro tutt’altro che roseo. Le gare di andata di Juventus, Lazio e Atalanta, in effetti, hanno riportato tre sconfitte: clamorosa quella della compagine bianconera, caduta sotto i colpi di un Porto certamente irresistibile, dando costantemente (fatta eccezione per gli assalti finali) una sensazione di impotenza fisica e tattica.
Più altisonante quella della Lazio, mai realmente in partita contro un Bayern Monaco che, forse, l’ha persino rispettata troppo: l’ 1 – 4 dell’Olimpico in effetti sembra andar stretto ai bavaresi, che nel ritorno dell’Allianz Arena potranno limitarsi a controllare il risultato. E la prematura espulsione di Freuler, avvenuta ad appena un quarto d’ora dal fischio d’inizio delle ostilità, ha di fatto stroncato le ambizioni di un’ Atalanta che approcciava un incerottato Real Madrid con grosse aspettative, venendo beffata nel finale dalla conclusione sul piede debole del difensore Mendy.
Ma se Juventus, Lazio e Atalanta si leccano le ferite, coltivando esigue speranze di rimonta in vista delle gare di ritorno, non è che Milan, Roma e Napoli facciano salti di gioia in Europa League. I giallorossi sono quelli che possono dirsi più soddisfatti, forti di un passaggio del turno – contro il modesto Braga, va detto – con due vittorie, ma a caro prezzo: l’infortunio di Dzeko potrebbe complicare non poco i piani tattici di Fonseca per le prossime settimane. E se il Milan può abbozzare un sorriso, avendo superato il sedicesimo contro la Stella Rossa pur a fatica (con appena due pareggi, in virtù della regola dei gol in trasferta), a Napoli l’amarezza è palpabile: a causa dello 0 – 2 maturato nel match di andata, il 2 – 1 degli azzurri sul Granada equivale a un’eliminazione anzitempo. E Gattuso è ora sempre più sulla graticola, e potrebbe essere esonerato prima del termine della stagione.