Per il terzo anno consecutivo, la Juventus saluta anzitempo l’Europa che conta agli ottavi di finale. Alla vigilia Allegri aveva detto che la sua squadra avrebbe giocato la partita contro il Villarreal come fosse una finale secca. Una dichiarazione non molto felice con il senno di poi, in virtù dello scarso appeal che, ormai da fin troppi anni, la Vecchia Signora nutre in Champions League negli atti conclusivi della manifestazione. Lo 0 – 3 che consente al Sottomarino Giallo di staccare il biglietto per i quarti è un passivo forse fin troppo pesante per i bianconeri, per quanto indicativo dei problemi della squadra sia sul piano del gioco che su quello mentale.
Rispetto ai pronostici della vigilia, Allegri perde anche Alex Sandro e lo sostituisce con De Sciglio. Chiellini, Bernardeschi e Dybala, recuperati ma non al meglio, partono dalla panchina. Il primo tempo è tutto di stampo bianconero, ma nonostante la mole di occasioni create la Juventus non riesce a capitalizzare. Vlahovic colpisce una traversa fantascientifica dopo aver raccolto un difficile pallone di De Sciglio, poi Rulli è sempre attento nel chiudere su Morata e sempre sul numero 7 serbo, in almeno un paio di circostanze. Il Villarreal accetta l’offensiva avversaria in questa fase, e fatta eccezione per un paio di ripartenze interessanti non riesce a rendersi realmente pericoloso dalle parti di Szczesny.
Nella ripresa la Juventus inizia a perdere lucidità, arroccandosi in un giro palla sterile. Emblematica, da questo punto di vista, la statistica finale di Arthur: 106 passaggi effettuati con il 95% di riuscita, ma praticamente tutti in orizzontale o all’indietro. Al primo, vero affondo, il Villarreal colpisce con un calcio di rigore: ingenuità di Rugani che stende Coquelin in area, sul dischetto Szczesny intuisce la traiettoria di Gerard Moreno ma non riesce a toglierla dallo specchio. Con lo svantaggio, la Juventus si disunisce completamente e incassa i colpi di grazia quasi senza opporsi: all’85° Pau Torres viene lasciato solo sugli sviluppi di un corner e batte Szczesny da pochi passi, nel recupero altro penalty per tocco di mano di de Ligt e stavolta il portiere bianconero è spiazzato da Danjuma. Cala il gelo sullo Stadium, deluso per l’ennesima volta.