Marcell Jacobs Olimpiade Olimpiadi Tokyo 2020

Nell’anno in cui la scherma, storicamente una delle discipline “forti” dell’ Italia, ammaina le vele tra mille polemiche, l’atletica fiorisce e in pochi minuti piazza un doppio oro da favola. È il pomeriggio di domenica primo agosto, intorno alle ore 15:00 italiane, e Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs iscrivono i propri nomi nella leggenda. Impresa straordinaria dell’altista marchigiano, giunto a Tokyo dopo il brutto infortunio che lo aveva costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Rio e non certo tra i grandi favoriti. Tamberi, tuttavia, è stato protagonista di una finale stratosferica, senza errori fino al salto a 2,39m e tenendo testa ad atleti del calibro di Maksim Nedasekau e di Mutaz Barshim. Gli errori del bielorusso a 2,19 e a 2,35, e l’impossibilità di saltare oltre i 2,39 del qatariota – indicato come il favorito assoluto alla vigilia della gara – hanno lanciato le ambizioni dell’atleta nostrano, che proprio ex aequo con Barshim conquista la sua prima medaglia d’oro olimpica.

 

Marcell Jacobs Olimpiade Olimpiadi Tokyo 2020L’impresa di Marcell Jacobs, realizzata pochi minuti più tardi, è, se possibile, ancora più incredibile. Mai nessun atleta italiano era riuscito a qualificarsi per una finale olimpica dei 100 metri: neppure Filippo Tortu, che nel giugno del 2018 era riuscito a sbriciolare il record di Pietro Mennea scendendo per la prima volta sotto i 10’’. Ma che potesse essere l’Olimpiade di Jacobs lo si era intuito già durante le semifinali, quando, migliorando ulteriormente il primato italiano (strappato allo stesso Tortu durante le precedenti qualifiche, con un tempo di 9,94’’), il velocista di origini statunitensi aveva sgretolato addirittura il record europeo correndo a 9,84’’: il terzo tempo delle batterie, dietro soltanto al cinese Su Bingtian e allo statunitense Ronnie Baker. Entrambi peggioreranno i propri tempi durante la finale, mentre Jacobs andrà a migliorarlo nuovamente con uno stratosferico 9,80’’: è il nuovo record europeo, che vale una clamorosa quanto insperata medaglia d’oro.

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