Tre vittorie su tre, ancora una volta con il risultato di 2 reti a 0. L’ Italia consolida il primato del girone C, volando a quota 9 punti in classifica e, conseguentemente al turno di stop della Svizzera, stacca proprio la nazionale elvetica che rimane dunque ferma a 6 lunghezze. Lo scialbo pareggio a reti inviolate tra Bulgaria e Irlanda del Nord, nell’altra gara del gruppo, regala a entrambe le compagini il loro primo punto, poco utile visto che il duo di testa pare già irraggiungibile: come si poteva presumere alla vigilia di questa fase di qualificazioni, sarebbero state proprio l’ Italia e la Svizzera a giocarsi il pass per l’accesso diretto.
Lituania che, anche in virtù delle scarse risorse a disposizione e del modesto livello degli ultimi anni (la selezione guidata da Urbonas è alla posizione numero 129 nel ranking FIFA), difficilmente avrebbe potuto impensierire un movimento in crescita come quello azzurro. Per via dei tanti impegni ravvicinati e dei numerosi cambi optati rispetto alle precedenti gare (dal match contro la Bulgaria il commissario tecnico Roberto Mancini cambia ben dieci undicesimi della rosa titolare), tuttavia, l’ Italia fa fatica a sfondare soprattutto nel primo tempo. La Lituania difende in maniera solida seppur imperfetta, e Immobile e compagni danno l’impressione di essere meno concreti del solito.
Alla ripresa però Mancini opta per alcuni cambi, che evidentemente ripagano bene. Sensi rileva uno spento Pellegrini, e al 47° firma il gol che dà il là all’ennesimo successo del ciclo manciniano: eguagliata la striscia di 25 risultati utili consecutivi di Marcello Lippi. Solo Vittorio Pozzo, con 30 gare senza perdere tra il 1935 e il 1939, fece meglio. Il sigillo che chiude la sfida viene invece griffato da Ciro Immobile su calcio di rigore al 95° minuto: il bomber della Lazio, capitano per una sera, riscatta così le numerose occasioni fallite dinanzi all’ottimo Svedkauskas, il migliore tra i suoi.