Sono serviti i tempi supplementari per spegnere le speranze di un’ Austria ben più pericolosa di quanto raccontassero i pronostici, e permettere all’ Italia di staccare il pass per i quarti di finale di Euro 2020. Al termine di 120 minuti di pura sofferenza, gli Azzurri possono continuare a sognare. Decisivi i cambi di Roberto Mancini, per quanto effettuati forse in maniera troppo tardiva: sono stati Pessina e Chiesa, subentrati dalla panchina per Barella e Berardi, a sigillare il risultato per il 2 – 1 finale. Il gol di Kalajdzic al 114°, che spezza l’imbattibilità della Nazionale dopo 11 gare, aggiunge ulteriore pathos ad una gara vissuta sul filo del rasoio, persa con gli onori delle armi dagli uomini di Foda.
Il commissario tecnico scioglie gli ultimi dubbi pochi minuti prima dell’inizio del match, scegliendo Verratti a centrocampo e sostituendo l’acciaccato Chiellini con Acerbi. Gli Azzurri provano a impostare con due registi – Jorginho è marcato a uomo fin dai primi minuti – perdendo però qualcosa in verticalità: lo si nota soprattutto dai pochi inserimenti, con l’ Austria sempre attenta a chiudere gli spazi presidiando anche le corsie esterne. I costanti raddoppi su Insigne e Berardi smorzano di molto l’efficacia del gioco offensivo dell’ Italia, lasciando Immobile troppo isolato contro la difesa avversaria. È comunque l’ Italia ad andare vicina al vantaggio nel primo tempo, in due circostanze: Bachmann respinge con la gamba di richiamo un gran tiro radente di Barella, e dove non ci arriva il portiere austriaco ci pensa il palo, che strozza l’esultanza nella gola di Immobile.
Nella ripresa gli Azzurri patiscono l’inferiorità atletica, sfilacciandosi a più riprese e lasciando agli avversari l’inerzia del gioco. È Arnautovic, al minuto 64, a gelare Bonucci e compagni per pochi istanti: l’ex attaccante interista raccoglie l’invito di Alaba (male Di Lorenzo nell’occasione) e firma il vantaggio austriaco, poi annullato dal VAR per fuorigioco. Il triplice fischio del signor Taylor resetta le ansie dei ragazzi di Mancini, che nell’extra-time si rimettono in carreggiata e decidono la sfida nel primo tempo supplementare: prima è Chiesa a firmare il vantaggio, sfruttando un ottimo attacco al lato debole dell’Austria, poi è Pessina a raddoppiare grazie anche al gran lavoro di protezione della palla di Acerbi nel cuore dell’area avversaria. I minuti conclusivi del secondo tempo supplementare rifilano le ultime sofferenze agli Azzurri: Kalajdzic sugli sviluppi di un calcio d’angolo accorcia le distanze con un colpo di testa da antologia, ma l’Austria non ne ha più. L’ Italia avanza ai quarti di finale, dove incontrerà una tra Belgio e Portogallo.