La seconda Brexit inglese ha un sapore amarissimo per i sudditi della regina, che erano accorsi in 60.000 per supportare Harry Kane e compagni alla prima finale europea della loro storia. Ma il coro “It’s coming home” intonato dai tifosi britannici si è spento intorno alla mezzanotte, quando Donnarumma con le sue manone è andato a schiacciare i timorosi tiratori della Nazionale dei Tre Leoni, per una sera trasformatisi in innocui micetti. Da lì è iniziato un altro coro, che ha riempito di azzurro il cielo di Londra: “It’s coming Rome”. L’ Italia espugna Wembley ai calci di rigore e conquista il Campionato Europeo, 53 anni dopo le imprese di Riva e Anastasi.
E dire che la serata londinese si era aperta malissimo per gli Azzurri, dopo l’inno di Mameli fischiato dagli screanzati padroni di casa. Al primo affondo – anche l’unico, a posteriori – l’ Inghilterra passa subito. Affondo di Trippier sulla desta, cross a incrociare sul lato debole e Shaw, smarcatissimo, con un sinistro di controbalzo riesce a fulminare Donnarumma. Un gol, siglato a freddo, che per almeno un tempo di gioco compromette la serenità dei nostri palleggiatori, per la prima volta in svantaggio dall’inizio di Euro 2020.
L’ Italia si affida soprattutto alle giocate individuali di Chiesa, che in un paio di occasioni semina il panico tra i giganteschi Stones e Maguire. Proprio l’attaccante juventino esalta i riflessi di Pickford, chiamato a un grande intervento intorno all’ora di gioco. Ma è un’altra Italia adesso, più propositiva e più sicura dei propri mezzi. Gli Azzurri schiacciano l’ Inghilterra nella loro metà campo, e al 67° il pareggio è servito. A realizzarlo è Leonardo Bonucci, che capitalizza un tap-in vincente sugli sviluppi di un calcio da fermo. E Wembley all’improvviso si ammutolisce.
Si va ai supplementari. Entrambe le squadre sono stremate, ma sono sempre gli Azzurri a conservare la sfera. La statistica del possesso palla a fine gara sarà impietosa: quasi il 70% in favore dell’ Italia, con gli inglesi che, dopo il vantaggio, non hanno più tirato verso la porta di Donnarumma. Si va ai rigori, e proprio il neo portiere del PSG, esattamente come contro la Spagna, vestirà i panni del supereroe andando anche a prendersi il titolo di miglior giocatore del torneo. Per gli Azzurri sbagliano Belotti e Jorginho, i ragazzi di Southgate fanno peggio con Rashford, Sancho e Saka. Il resto sta tutto nel commosso abbraccio finale tra Mancini e Vialli. E in tutta Italia è grande festa.