Roberto Mancini Italia

È bastato un secondo tempo sontuoso per annichilire le resistenze di Demiral e compagni e mettere in ghiaccio una meritata vittoria all’esordio di Euro 2020. L’ Italia sgretola una Turchia che si presentava alla manifestazione continentale con una difesa apparentemente impenetrabile: appena tre le reti subite in un girone di qualificazione guidato senza grosse difficoltà. Tre, come quelle incassate in una seconda frazione assolutamente ingiocabile da parte degli Azzurri. Il frutto di un duro lavoro iniziato all’indomani del disastro svedese, e affinato dal commissario tecnico Roberto Mancini nel corso degli ultimi mesi. Una serata perfetta, in cui sarà difficile tenere a freno facili entusiasmi. Nel frattempo, buona la prima.

 

Roberto Mancini ItaliaItalia che, come da pronostico, si presenta in campo con il suo camaleontico 4-3-3, che in fase di possesso si trasforma in un 3-2-5 a trazione anteriore. Mancini scioglie gli ultimi dubbi lanciando dal primo minuto Spinazzola e Berardi, una scelta a posteriori più che corretta: i due esterni saranno assoluti protagonisti, rivelandosi due spine nel fianco della pur attenta difesa avversaria. La Turchia chiude bene gli spazi nel primo tempo, non consentendo agli azzurri delle linee di passaggio e stringendosi attorno al ministro della difesa, lo juventino Demiral. Il palleggio turco è però piuttosto modesto, tanto che Yilmaz viene innescato, vanamente, soltanto una volta nei primi 45 minuti.

 

Nella ripresa Mancini mette dentro Di Lorenzo al posto di Florenzi, sposta il focus offensivo sul lato destro del campo e l’ Italia inizia a volare. È proprio Berardi, approfittando delle costanti difficoltà di Soyuncu, a propiziare il vantaggio: liberatosi sulla fascia, l’attaccante del Sassuolo mette una palla forte e tesa nel cuore dell’area turca, e Demiral è sfortunato ad insaccarla nella propria porta. Da lì in poi, la gara è una facile discesa: la Turchia prova ad attaccare la profondità con Under, ma è costretta a concedere ampi spazi all’ Italia che non manca di approfittarne prima con Immobile, poi con Insigne (che insacca con il tiro a giro, marchio di fabbrica della casa). È un 3 – 0 netto per i ragazzi di Mancini, che il 16 giugno affronteranno la Svizzera mettendo già nel mirino la qualificazione.

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