Italia

Non c’è due senza tre. E allora, dopo l’Europeo di calcio e l’Europeo di volley femminile, anche la squadra maschile di pallavolo sale sul tetto del Vecchio Continente. È un anno indimenticabile per lo sport italiano, reduce dal record di medaglie conquistate in una singola edizione di un’Olimpiade (idem, poche settimane più tardi, nella Paralimpiade) e, in generale, mai così vincente, a così tante latitudini, in tutta la sua storia. Un primo avviso era arrivato dalla musica, prima con Laura Pausini – vincitrice del Golden Globe a febbraio nella categoria miglior canzone – e poi con i Måneskin, che, dopo il primo posto al Festival di Sanremo, si erano ripetuti anche all’Eurovision Song Contest riportando l’ambito premio canoro in Italia a ben 31 anni di distanza dall’affermazione di Toto Cotugno. Di certo, però, nessuno si sarebbe atteso tutto quel che è successo nei mesi successivi, quando le notti magiche hanno risuonato nei cieli azzurri di un’estate destinata a restare negli annali.

 

ItaliaAd aprire le danze sono stati i ragazzi di Roberto Mancini, che l’11 luglio hanno spento l’Inghilterra a Wembley vincendo Euro 2020. Un successo che sarebbe stato il preludio di un’Olimpiade memorabile per l’ Italia, dominatrice in svariate discipline dell’atletica con il trionfo simbolo di Marcell Jacobs nei 100 metri: un’impresa mai registrata prima per un atleta azzurro, e che nessuno, probabilmente, credeva sarebbe mai riuscito a vedere. E se a Tokyo le nostre squadre di volley hanno deluso, nei successivi campionati europei sono state protagoniste di un riscatto fenomenale, nel giro di appena due settimane: il 4 settembre, a Belgrado, le ragazze guidate da Paola Egonu (eletta miglior giocatrice del torneo) hanno sconfitto le padrone di casa della Serbia appuntando la coccarda europea sulla divisa azzurra per la terza volta nella storia. Pochi minuti fa l’onere è toccato a Simone Giannelli, capitano di una selezione giovanissima e anch’egli laureatosi come miglior giocatore della manifestazione. Una giornata peraltro apertasi con il trionfo di Filippo Ganna, confermatosi campione del mondo a cronometro su strada. Gloria anche per la nazionale femminile di softball, che lo scorso 6 luglio aveva a sua volta vinto l’Europeo di categoria.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi