Con una roboante rimonta l’ Inter archivia la pratica Bologna, e per una sera mette a tacere anche le critiche di un periodo tutt’altro che esaltante per Simone Inzaghi. Perché se il 6 – 1 sui rossoblù offre sicuramente significativi spunti di riflessione, le 5 sconfitte accumulate in 14 partite, e gli 11 punti di ritardo sul Napoli capolista, non lasciano spazio a facili sogni di rientro in scia Scudetto. Intanto, però, la classifica viene accorciata quantomeno per le zone nobili: i nerazzurri scavalcano Roma e Juve – che però deve ancora giocare contro il Verona – e agganciano al quarto posto l’Atalanta, clamorosamente caduta a Lecce.
Eppure San Siro è gelato al minuto 22, quando Lykogiannis trova la fortunosa deviazione su una velleitaria conclusione di Orsolini: Onana è beffato e lo 0 – 1 è servito. L’ Inter però non demorde, reagisce al rocambolesco svantaggio ed entro la conclusione del primo tempo ne fa addirittura tre. Il pari lo segna Dzeko con uno splendido destro al volo, Dimarco firma il sorpasso con una punizione al bacio, poi la mette dentro Lautaro finalizzando al meglio un calcio d’angolo di Calhanoglu. Nella ripresa, l’ Inter dilaga definitivamente. Dimarco firma la doppietta personale dopo una clamorosa traversa di Dzeko, poi Calhanoglu trasforma un calcio di rigore concesso per un tocco di mani di Sosa. Il punto esclamativo lo mette Gosens, che capitalizza con un inserimento dei tempi migliori un bel cross di Dzeko.
Frena invece la Roma, che neanche con il vantaggio realizzato da un ritrovato Abraham a 10 minuti dalla fine della trasferta di Sassuolo riesce a portare a casa l’intero bottino. Match faticoso per i giallorossi, privi di Dybala e Pellegrini e rimontati da un indemoniato Pinamonti per l’1 – 1 finale. Per l’Atalanta si rivela fatale il viaggio in terra salentina: Baschirotto e Di Francesco firmano un uno-due letale in neanche 3 minuti, per i bergamaschi è Zapata a siglare il punto della bandiera. Vince il Lecce per 2 – 1, l’ Inter sorride ma il Napoli sorride ancora di più.