Ci ha pensato Hakimi nei minuti di recupero, assistito da un Barella mai domo, a rendere il blitz esterno dell’ Inter ben più che la solita vittoria di misura, per giunta nella partita più importante. Con lo 0 – 2 rifilato al Crotone, i nerazzurri si cuciono virtualmente il tricolore sulla maglia: lo Scudetto potrebbe arrivare matematicamente domani, nel caso in cui l’ Atalanta non riuscisse a battere il Sassuolo. E se il marocchino ha battuto l’ultimo punto, il penultimo porta invece la firma di Christian Eriksen, ormai un fattore di questa Inter: riparato lo strappo con la società meneghina e soprattutto con Antonio Conte, che soltanto qualche mese fa sembrava averlo accompagnato alla porta.
L’ Inter di Crotone non è poi troppo diversa da quella vista nelle ultime settimane: la squadra, giunta con poche energie al termine di una stagione sfiancante, sul campo non riesce a brillare, e dunque non è strano che gli alfieri di Conte siano privi della consueta lucidità. L’ennesimo legno colpito da Romelu Lukaku, ancora una volta a secco, ne è la prova: al 23° il belga svetta sugli avversari, ma la sua incornata si stampa sul palo della porta difesa dall’ex Cordaz.
I nerazzurri riescono quindi a colpire nella seconda frazione di gara. Al 69° è il succitato Eriksen a portare i suoi in vantaggio: il danese conclude dopo una bella triangolazione portata avanti con Sanchez e Lukaku, e una deviazione fortunosa di Magallan consente al pallone di insaccarsi in rete. Il Crotone prova a riversarsi in attacco alla disperata ricerca del pareggio, e proprio nel recupero subisce il raddoppio che chiude i conti: Skriniar innesca Barella in contropiede, l’ex-Cagliari serve Hakimi nell’area crotonese e il suo sinistro passa tra le gambe di Cordaz per il definitivo 0 – 2. Inter che sale quindi a quota 82, e inizia a tirare fuori dal ghiaccio lo champagne.