La quarta giornata del campionato di Serie A era un turno particolarmente importante visto che i riflettori sarebbero stati puntati sullo stadio Giuseppe Meazza di San Siro. In una delle cornici storicamente più prestigiose dello sport italiano, si sarebbero affrontate l’ Inter e il Milan, nell’ennesima stracittadina della loro storia. Raramente, però, le forze in campo erano sembrate così squilibrate, così indirizzate verso un solo lato. L’ Inter, che in questa estate ha cambiato corso, ha mostrato una superiorità a tratti imbarazzante, facendo di un sol boccone un Milan che non ha affatto convinto nelle battute iniziali di questa stagione. Per Antonio Conte sono quattro su quattro, una partenza da media scudetto. Giampaolo, invece, sta faticando più del previsto, e i rossoneri in campo appaiono sempre meno brillanti.
Che per l’ Inter sarebbe stata poco più che una passeggiata lo si era capito già pochi minuti dopo il fischio d’inizio del derby. I nerazzurri, archiviato il deludente esordio europeo contro il modesto Slavia Praga, recuperano le loro sicurezze e trovano il vantaggio un po’ fortunoso, ma meritato, con Brozovic. Il Milan sembra non averne, Piatek viene stritolato dalla morsa difensiva composta da Godin, Skriniar e de Vrij, e solo la sfortuna impedisce agli uomini di Conte di dilagare. Donnarumma è bravissimo a più riprese, dove non ci arriva lui ci arrivano i legni (i nerazzurri ne colpiranno tre, con D’Ambrosio, Candreva e Politano).
Nel secondo tempo lo spartito non cambia: il Milan non arriva quasi mai alla porta avversaria, l’ Inter invece trova il raddoppio per due volte. A Lautaro Martinez il gol non viene infatti convalidato dal VAR, più fortuna ha invece Lukaku, con un ottimo inserimento e un preciso colpo di testa. Tre punti in saccoccia, per il morale e per la classifica: i nerazzurri vanno così a punteggio pieno. Male, invece, il Milan, sempre più molle e impalpabile.