Serviva una vittoria all’ Inter per smaltire la cocente delusione per la prematura eliminazione dalla Champions League, e, pur fra moltissime difficoltà, la missione per la compagine nerazzurra è stata compiuta. A Cagliari Conte sorprende tutti e schiera Eriksen titolare, ma pur dominando la sua squadra va sotto e rischia seriamente il crollo. Solo nel finale, quando tutto sembrava impossibile, si realizza una rimonta che regala all’ Inter i 3 punti, rinsaldando le ambizioni scudettate di una formazione che, da qui a fine stagione, avrà almeno il vantaggio di doversi concentrare su una sola competizione.
Come detto sono i nerazzurri a fare la partita, e ciononostante al fischio che sancisce la fine del primo tempo è il Cagliari a essere avanti. Al 42° infatti Sottil firma il gol del vantaggio con una bella conclusione al volo de posizione defilata, che si infila sul palo lontano beffando un incolpevole Handanovic. Nel recupero i sardi vanno addirittura vicini al raddoppio: Zappa crossa bene per Pavoletti, l’attaccante è smarcato davanti alla porta ma incredibilmente tira fuori.
L’ Inter non ci sta, Conte mette in atto una girandola di sostituzioni e un cambio di modulo (togliendo dal campo anche Eriksen, bocciato per l’ennesima volta), e nell’ultimo quarto d’ora di gara lancia l’assalto che vale una clamorosa vittoria. Al 77° il pareggio porta la firma del grande ex: dagli sviluppi di un corner la sfera finisce sui piedi di Barella, che calcia al volo di grande potenza trovando il gol dell’ 1 – 1. L’ Inter recupera entusiasmo e all’84° trova il sorpasso grazie al “solito” D’Ambrosio: il difensore, che già in passato ha messo a segno delle reti pesantissime, impatta bene di testa un gran cross di Barella, battendo Crragno. All’89° il Cagliari getta alle ortiche il pareggio con Cerri, e allora subentra la legge del “gol fallito, gol subito”: in pieno recupero è infatti Lukaku a mettere dentro l’ 1 – 3 in contropiede, chiudendo definitivamente le ostilità.