Inter scudetto

Alla fine, il tanto atteso rilancio del Paris Saint Germain è arrivato. Il problema, semmai, è che per l’ Inter è arrivato troppo tardi. Il piano iniziale di Beppe Marotta era perfetto: cedere Skriniar al club transalpino per una cifra monstre, registrare una plusvalenza record per far respirare i bilanci, e far leva sull’accordo verbale raggiunto con Bremer per vincere le resistenze del Torino e portare il brasiliano sulla sponda nerazzurra di Milano (un affare da una trentina di milioni). Poi, si sono profilati due ostacoli. Il primo ha avuto le fattezze della Juventus: venduto de Ligt al Bayern Monaco, i bianconeri hanno chiuso l’affare Bremer con un blitz micidiale. Il secondo, per l’appunto, è consistito nel flebile legame tra Inter e PSG sul filo di Skriniar.

 

Inter scudettoIl difensore slovacco è ormai accostato agli sceicchi parigini da diverse settimane, ma l’affondo decisivo non è mai arrivato. E proprio quando la società nerazzurra si era decisa a trattenere il proprio pilastro difensivo, di modo da non indebolire la rosa a disposizione di Simone Inzaghi, ecco che il Paris Saint Germain ha fatto la propria mossa: 60 milioni di euro sul piatto, cifra al momento rispedita al mittente da Marotta e soci. Il pacchetto composto dai dirigenti, si dice, non sarebbe disposto a scendere a patti a meno da non ricevere la classica offerta che non si può rifiutare. Tradotto: circa 90 milioni di euro. Poi, si sa, le sliding doors del mercato girano continuamente, e soprattutto negli ultimi giorni può accadere veramente tutto e il contrario di tutto.

 

Sarà interessante, però, capire cosa potrebbe succedere a questo punto: fino a quale soglia l’ Inter sarà capace di resistere all’incasso, ed eventualmente chi potrebbe essere il sostituto giusto da individuare in una finestra temporale ormai irrisoria. Nel frattempo, i nerazzurri sono sempre più vicini a Francesco Acerbi, da tempo in rotta con la Lazio: il difensore trentaquattrenne dovrebbe arrivare come prima alternativa ai tre titolarissimi, sostituendo l’ormai ex Ranocchia.

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