Vince anche l’ Inter e il calcio italiano, almeno in questo frangente di febbraio, può tornare a brillare anche in Europa. Dopo i trionfi di Milan e Napoli, San Siro si tinge di nerazzurro per ospitare il Porto, che proprio con le corazzate della Serie A ha messo a segno alcuni successi importanti negli ultimi anni. Per Simone Inzaghi era anche l’occasione ideale per ricevere un’importante iniezione di fiducia, in una stagione che fin qui – Supercoppa Italiana a parte – ha riservato poche soddisfazioni all’ex tecnico della Lazio. Impegno ostico ma non impossibile, portato meritatamente a casa insieme ad una discreta ipoteca sul passaggio del turno.
Per l’occasione Inzaghi scioglie il grande dubbio che lo affliggeva alla vigilia preferendo Dzeko a Lukaku. Scelta che almeno inizialmente non pagherà, perché il bosniaco, che sta attraversando una fase di appannamento, fatica a mettersi in mostra contro l’arcigna difesa guidata dal veterano Pepe. Un battibecco del numero 9 con Onana denota un certo nervosismo in campo, le occasioni latitano ma sono ghiotte: l’estremo difensore nerazzurro compie una prodezza sul tiro di prima intenzione di Grujic (sugli sviluppi Galeno dilapida un tap-in a porta sguarnita), Diogo Costa nel recupero è altrettanto miracoloso su una spizzata di Bastoni a pochi metri dalla linea.
Nella ripresa il Porto sfiora nuovamente il vantaggio con una doppia occasione sventata da un ottimo Onana, poi Otàvio si fa espellere per somma di ammonizioni e l’inerzia della gara cambia in favore dell’ Inter. Lukaku rileva uno spento Dzeko e con le sue incursioni incrina la difesa lusitana: prima serve a Lautaro un pallone golosissimo ma leggermente troppo lungo, poi risolve la sfida con un bel tap-in mancino dopo un palo colpito da un suo stesso colpo di testa. Sul finale Diogo Costa si oppone tra il belga e la sua doppietta personale, ma l’ Inter porta comunque a casa una vittoria fondamentale. Fra due settimane, al Dragao, per i quarti basterà un pareggio.