A due giornate dal termine dal campionato, e almeno fino a domenica sera, l’ Inter effettua l’ennesimo controsorpasso ai danni del Milan portandosi in vetta alla classifica. Prosegue senza sosta l’appassionante volata Scudetto, ridotta alle sole meneghine dopo la scrematura di Juventus e Napoli. Eppure, in un San Siro ricolmo di tifosi, i nerazzurri rischiano grosso contro un Empoli spensierato (e per questo ancor più letale), capace di firmare un doppio vantaggio prima di subire la rimonta avversaria. Non mancano le polemiche a fine partita, a causa di alcune decisioni arbitrali che hanno forse condizionato il risultato. Nel frattempo, l’ Inter incassa i 3 punti e continua ad alimentare il sogno della seconda stella.
Avvio shock per i campioni d’Italia: al 5° l’ex Pinamonti firma il vantaggio per i toscani, poi Asllani raddoppia prima della mezz’ora. L’Empoli recrimina anche per un gol annullato a Zurkowski in mezzo ai due convalidati, ma restano dei dubbi circa l’effettiva ratificazione del fuorigioco: la deviazione di Perisic (una giocata non intenzionale, secondo il direttore di gara) rende l’episodio controverso. L’ Inter recrimina poi per un rigore non concesso a Barella, su spinta di Bandinelli nell’area empolese. I nerazzurri riaprono comunque la gara grazie a un’autorete di Romagnoli, poi Lautaro Martinez pareggia al 45° minuto. Anche in questo caso, però, pesa un fallo non fischiato ai toscani per un duro pestone di Barella su Asllani.
Nella ripresa, la furia interista si scatena per completare la rimonta. Al 64° è ancora Lautaro Martinez a firmare il sorpasso, in pieno recupero Sanchez mette anche a segno il definitivo 4 – 2. Nell’altra partita serale, fragorosa caduta della Juventus in casa del Genoa, che continua quindi ad alimentare le proprie speranze per la salvezza. Bianconeri in vantaggio con Dybala, forse al suo ultimo sigillo con la casacca bianconera. Sul finale, il Genoa la ribalta grazie agli errori della Vecchia Signora: Kean a porta vuota si divora clamorosamente il gol della vittoria, mentre De Sciglio concede prima il pareggio di Guðmundsson, poi il rigore trasformato da Criscito al 96° per il 2 – 1 che fissa l’inatteso trionfo rossoblù.