In genere si dice che a tirar troppo la corda, prima o poi, si spezza. E Mauro Icardi, probabilmente, ha osato un passo di troppo. La bomba è scoppiata solamente nelle scorse ore, allorché, tramite i propri profili social, con un breve ed informale comunicato, l’ Inter ha annunciato che il nuovo capitano della squadra è il portiere, Samir Handanovic. La conseguenza più immediata e diretta sfocia proprio nel nome dell’assente, l’attaccante argentino destituito e delegittimato dei propri gradi.
Una notizia che, pur se giunta come un fulmine a ciel sereno, trova comunque una propria logica perfetta, pensando a come la situazione sia degenerata nel corso di queste ultime settimane. Che Icardi volesse un generoso ritocco dell’ingaggio era storia nota da tempo, ma le continue incursioni e frecciatine della moglie e procuratrice, Wanda Nara, che durante la trasmissione Tiki Taka ha spesso rivelato dettagli che forse avrebbero dovuto rimanere celati, ha probabilmente incattivito in modo insanabile gli animi in casa nerazzurra.
L’innesto di un dirigente di grande personalità di Beppe Marotta, proveniente da un ambiente come quello della Juventus, in cui il rigore e il rigido rispetto delle regole è quasi un mantra, deve aver determinato in modo determinante l’inerzia di una decisione che ad oggi appare quasi inevitabile. Anche in virtù di una situazione poco idilliaca all’interno dello spogliatoio dell’ Inter, spesso descritto come un pollaio con tanti galli, un covo di primedonne.
La decisione, poi, di non presentarsi per le convocazioni alla sfida di Europa League contro il Rapid Vienna, come rivelato in conferenza stampa dall’allenatore Luciano Spalletti, deve essere stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. Molto difficile che il rapporto possa ora essere ricostruito, molto più facile che in estate si consumi un divorzio che al momento appare scontato. Dopo sei stagioni, tre e mezzo delle quali da capitano, Icardi e l’ Inter potrebbero dunque separarsi: un rapporto che ha portato in dote oltre 120 gol, ma anche troppe frizioni.