Lukaku Vertonghen Belgio

Clamoroso a Rostov, ove il quarto di finale del campionato mondiale di Russia 2018, tra Belgio e Giappone, inaspettatamente ci regala una delle partite più belle di questo torneo. E se l’esito, alla fine, è stato quello ampiamente pronosticato alla vigilia, in realtà la compagine europea ha dovuto faticare molto più del previsto, trovando il gol del 3 – 2, e quindi della qualificazione, soltanto negli ultimi istanti.

 

Lukaku Vertonghen BelgioMerito di un Giappone a dir poco straordinario, capace di andare ben oltre le proprie aspettative, tanto da tenere in mano le redini del match per quasi settanta minuti. E demerito, anche, di un Belgio forse fin troppo presuntuoso, che evidentemente credeva di avere già in tasca il biglietto per i quarti di finale.

 

Dopo un primo tempo combattuto ma fondamentalmente avaro di emozioni, è il Giappone a trovare il coraggio necessario per colpire, e ad approfittare di alcune clamorose topiche della difesa avversaria. E così, a sorpresa, al minuto 48, gli asiatici trovano il gol del vantaggio: buco di Vertonghen su una verticalizzazione di Haraguchi, il numero 8 nipponico trova un diagonale a incrociare che fulmina Courtois.

 

Il Belgio prova subito a reagire, ma dopo il palo colpito da Hazard, che non riesce a capitalizzare un’ottima azione personale, incassa addirittura il doppio svantaggio: contropiede del Giappone, Kagawa serve di tacco Inui e il destro dai 25 metri supera nuovamente Courtois. È il minuto 52, e il Belgio, dopo i disastri di Germania, Spagna e Argentina, vede concretizzarsi il fantasma del fallimento.

 

Ci pensa allora Vertonghen, l’uomo meno atteso, a riscattare l’errore sul primo gol e a trovare un gollonzo di testa su uno strano campanile al 69°. L’equilibrio, nuovamente sull’elevazione, lo trova Fellaini: il centrocampista del Manchester United, subentrato a uno spento Mertens, sfrutta il punto debole della difesa nipponica, e di testa trova il punto del fondamentale pareggio.

 

Le due squadre non si spengono, ma anzi, continuano a ribattere colpo su colpo. Kawashima e Courtois compiono diverse parate fondamentali, ma alla fine l’inesperienza, oltre alla differenza nel tasso tecnico, costa cara al Giappone: contropiede letale del Belgio al 94°, e Chadli, liberato da Lukaku, trova il punto della qualificazione. Ai quarti di finale affronterà il Brasile.

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