Alla fine di questo mondiale di Formula 1, cominciato tra mille difficoltà a causa dell’emergenza covid, Lewis Hamilton verrà forse consacrato come il più grande pilota della storia di questo sport. Con la vittoria conseguita anche a Nürburgring, l’ennesima della stagione, il britannico ha infatti eguagliato il record di 91 trionfi collezionati nella sua intera carriera dal leggendario Michael Schumacher. E, in virtù del ritiro del compagno di squadra Valtteri Bottas, Hamilton va di fatto ad ipotecare anche questo mondiale: sono 230 i punti fin qui accumulati nella classifica piloti, contro i 161 del finlandese. In seconda posizione si è piazzato Max Verstappen, che peraltro ha fatto registrare anche il giro più veloce. Terzo, invece, Daniel Ricciardo, in crescita nelle ultime uscite.
E le Ferrari? Charles Leclerc e Sebastian Vettel confermano ancora una volta le pessime condizioni cui la scuderia italiana è giunta in questa stagione di Formula 1, confezionando un’altra prestazione disastrosa. Il monegasco è autore della solita prova incolore, chiusa in settima posizione. Per il giovane corridore sono 63 i punti collezionati fin qui in totale, ottavo appena nella classifica piloti. Peggio ancora il tedesco, che virtualmente sembra aver chiuso prima del previsto la sua avventura con la Ferrari: l’undicesimo posto odierno sa ancora una volta di sconfitta, di frizione praticamente insanabile. Non cambia praticamente nulla neanche nella classifica costruttori, con Mercedes praticamente irraggiungibile in vetta: con 391 punti viene praticamente doppiato il piazzamento d’onore, occupato da Red Bull con 211 punti. A 120 c’è invece Racing Point, che lo scorso agosto era peraltro stata penalizzata di 15 punti.