Vettel Ferrari Formula 1

L’ennesimo suicidio di una stagione maledetta, e il titolo iridato ormai abbandonato per manifesta incapacità. Il grande paradosso della Ferrari: la vettura più forte del campionato mondiale di Formula 1, una scheggia in pista, senza però riuscire a sfruttarne le potenzialità. E quando non sono l’inaffidabilità o le strategie fallaci del muretto, ci pensano i piloti a “tradire”: stavolta è stato infatti Charles Leclerc a gettare al vento una vittoria che pareva preannunciata, tanto il monegasco era stato dominante nelle qualifiche. Lo stesso corridore, intervistato ai microfoni nel post-gara circa il suo testacoda contro il muro della pista di Le Castellet, non si risparmia nell’autocritica: “non posso commettere errori del genere, è imperdonabile”.

 

Vettel Ferrari Formula 1L’uscita di scena al 18° giro di Leclerc, che fino a quel momento stava conducendo la corsa senza troppe difficoltà, consegna di fatto l’ennesimo trionfo stagionale a Max Verstappen, e con esso anche un pezzetto del titolo mondiale. A 10 gare dalla fine della stagione di Formula 1, il vantaggio dell’olandese nei confronti del diretto avversario comincia infatti a essere dilagante: il +63 in classifica piloti non lascia molto spazio a clamorose rimonte. Le speranze della Ferrari si riversano quindi sul solo Sainz, che pure partiva in griglia del 19° posto a causa di una violazione delle norme durante le qualifiche. Lo spagnolo è comunque autore di una prova generosa (giro veloce per lui, tra l’altro), nonostante non riesca a spingersi oltre il quinto posto finale. Un immenso Hamilton chiude invece in seconda posizione, seguito dal compagno di scuderia Russell. Fuori dal podio l’altro corridore di Red Bull: Perez deve accontentarsi del quarto posto.

 

A questo punto, sia il titolo piloti che quello dei costruttori di Formula 1 paiono ben indirizzati verso la casa austriaca. I 233 punti di Verstappen rappresentano un’ipoteca molto seria per la vittoria finale, come i 396 di Red Bull nella classifica costruttori. Ferrari, anzi, inizia a guardarsi le spalle dal rientro di Mercedes: con 270 punti, la scuderia tedesca si avvicina al bottino di 314 punti del cavallino, e mette quindi nel mirino il piazzamento d’onore.

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