È stata la rivincita di Max Verstappen, ma ancor più importante è stata la riconferma della Ferrari. Nel contesto del gran premio arabo, che già nei giorni precedenti alla vigilia aveva suscitato numerose polemiche (in virtù del conflitto con lo Yemen, che ha peraltro causato alcuni bombardamenti nelle zone limitrofe), Charles Leclerc e Carlos Sainz lanciano segnali incoraggianti: la Rossa è tornata. Dopo la vittoria in Bahrein all’esordio, che ha rotto un digiuno di quasi tre anni, il Cavallino ha fatto la voce grossa anche a Gedda, tanto da mancare il bis solo per un soffio. E anche al netto del trionfo di Verstappen, determinato anche dal regime di Virtual Safety Car, due Ferrari sul podio sono qualcosa di sublime, che in Formula 1 non si vedeva ormai da troppo tempo.
Sono infatti proprio Leclerc e Sainz a piazzarsi alle spalle di Verstappen, in un finale mozzafiato che ha visto il monegasco perdere la testa della gara per un ritardo di appena 0,549 secondi. Anche così, dopo tanti anni bui, la Ferrari ha di che sorridere: per quanto poco possa valere dopo soltanto due corse, sono proprio i due piloti della casa italiana ad occupare le posizioni più alte della classifica. Leclerc domina infatti con 45 punti, seguito dal compagno di scuderia con 33 punti. Il podio è completato da Verstappen, che porta a casa i primi 25 punti della stagione dopo il clamoroso ritiro occorso in Bahrein. Ferrari che svetta anche nella classifica costruttori della Formula 1, con un totale di 78 punti. Seguono Mercedes, a quota 38, e Red Bull, salita a 37 punti. Mondiale da incubo fin qui per Hamilton, che a Gedda non riesce ad andare oltre il decimo posto. Laconico il commento del corridore britannico, in crisi già nelle qualifiche: il 7 volte campione iridato ha di fatto “bocciato” la vettura, definendola lenta e carente. Che il suo impero sia ormai finito?