Atalanta Gasperini

Serviva la classica partita perfetta all’ Atalanta per ribaltare il grande Real Madrid, e forse neanche quella sarebbe bastata. Poiché la perfezione è aggettivo appannaggio dei grandi campioni di Zidane, dal totem Benzema all’impeccabile Sergio Ramos, fino al baldanzoso Asensio. I bergamaschi faticano a incidere, anche sotto porta sbagliano parecchio: Muriel graffia solo su punizione – una prodezza balistica, ma a risultato praticamente acquisito – mentre Ilicic e Zapata, entrati dalla panchina, riescono a farsi fermare anche davanti a Courtois. La differenza, se vogliamo, sta tutta qui. Ed è certificata anche da un bagaglio d’esperienza internazionale che pende evidentemente in favore dei galacticos.

 

Atalanta GasperiniVince il Real Madrid, che con il 3 – 1 dell’Alfredo di Stefano certifica lo 0 – 1 del match di andata e stacca meritatamente il pass per i quarti di finale di Champions League. Un’uscita dolorosa per l’ Atalanta, certamente più mesta di quella dello scorso anno, quando i sigilli di Marquinhos e Choupo-Moting arrivarono solo al fotofinish di quella che a Bergamo è ormai passata alla storia come la partita dei grandi rimpianti. Da rimpiangere, per gli uomini di Gasperini, stavolta c’è stata solo una doppia prestazione non all’altezza di un Real Madrid forse non irresistibile, ma cinico e bravo ad approfittare degli errori degli avversari.

 

Al 34° minuto, infatti, il vantaggio dei blancos viene propiziato da un grave errore di Sportiello in disimpegno: il pallone finisce sui piedi di Modric, che s’invola smarcato per poi servire la finalizzazione vincente di Benzema. Al 60° il discorso viene virtualmente chiuso: Vinicious – devastanti le sue ripartenze – viene steso appena dentro l’area da Toloi, e Sergio Ramos dal dischetto non sbaglia. La reazione dell’ Atalanta è scomposta e disorganizzata, all’83° Muriel realizza uno splendido calcio di punizione ma pochi istanti più tardi, grazie ad un’ottima ripartenza, il Real Madrid cala il tris con Asensio. Il calcio italiano si aggrappa ora alla Lazio, cui servirà un miracolo per recuperare il 4 – 1 al Bayern Monaco.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi