802 partite, 435 gol, 21 titoli vinti. Sono i numeri collezionati nell’arco di quasi 20 stagioni dal “Kun” Sergio Aguero, costretto a ritirarsi a soli 33 anni a causa dell’aritmia maligna riscontrata qualche mese fa. I primi esami effettuati dal calciatore argentino, all’indomani del problema cardiaco accusato a ottobre durante il match tra Barcellona e Alavés, avevano subito dato esiti preoccupanti. Tanto che nelle settimane successive il calcio spagnolo è stato un susseguirsi di notizie, rumors e indiscrezioni circa le condizioni dell’attaccante sudamericano. E, come annunciato da lui stesso pochi minuti fa in conferenza stampa, purtroppo non c’erano alternative: “Devo comunicarvi che ho deciso di smettere di giocare a calcio. È un momento difficile, ma sono felice della decisione, che ho preso per la mia salute”, ha dichiarato un Aguero visibilmente spezzato dal pianto.
Una decisione, a quanto pare, maturata già dieci giorni fa, quando i medici che hanno preso in cura il caso del Kun hanno diradato le residue speranze del giocatore per una ripresa dell’attività agonistica. Scroscianti sono stati gli applausi della sala stampa, che hanno accompagnato le parole di Aguero rendendo in qualche modo meno pesante il suo fardello. Accanto a lui il presidente del Barcellona Laporta, che ha confortato il calciatore augurandogli il meglio per il futuro.
Durante una carriera durata quasi vent’anni, Aguero ha vestito le maglie di Independiente, Atletico Madrid, Manchester City e Barcellona. La piena maturità calcistica è arrivata proprio in Premier League, dove l’attaccante si è consacrato come uno dei migliori al mondo nel ruolo: tutt’oggi è il miglior marcatore straniero della storia del campionato inglese con 184 reti realizzate, e il quarto in assoluto dietro soltanto Shearer (260), Rooney (208) e Andy Cole (187). Con la casacca dell’Argentina, vestita in 117 occasioni (considerando Nazionale Maggiore, Selezione Olimpica e Under-20), ha fatto incetta di medaglie: oro olimpico nel 2008, è stato un due volte campione del mondo Under-20 (2005 e 2007), e ha vinto la Copa America nel 2021.